Comitato Regionale

Sardegna

Vivicittà Porte Aperte a Quartucciu

Dopo la partecipatissima edizione della scorsa domenica a Cagliari quest’anno VIVICITTA’ in Sardegna raddoppia le tappe: sabato 12 aprile, con partenza alle 15.00, si corre all’interno dell’Istituto Penale Minorile di Quartucciu dove l’UISP con il progetto TERZO TEMPO sta coinvolgendo i ragazzi in attività sportive strutturate individuali e di gruppo.

Quest’anno Vivicittà ha messo in movimento ben 45 città italiane, 18 straniere e 24 istituti penitenziari. La manifestazione podistica d’eccellenza dell’UISP è infatti sempre occasione di forte impegno civile e sociale attraverso cui portare in Italia e nel Mondo, grazie allo sport, valori di pace e solidarietà. Da oltre 30 anni infatti la manifestazione raggiunge quei paesi in cui lo sport può essere uno strumento di integrazione e dialogo: si corre in Libano con i bambini palestinesi e libanesi insieme, a Kinshasa, a Sarajevo, a Tuzla e in tantissime altre città nel mondo.

Non solo: Vivicittà si corre all’interno degli istituti penitenziari di numerose città, coinvolgendo corridori “interni” ed “esterni”.

Per l’UISP promuovere attraverso lo sport modelli positivi di crescita nell’area penale interna ed esterna è ormai un abitudine consolidata che porta avanti da oltre trent’anni aldilà di ogni problematica: dopo “PORTE APERTE”, le varie edizioni di Vivicittà in carcere e il protocollo d’Intesa “Sport e Carcere” recentemente firmato tra l’UISP e il Ministero della Giustizia, quest’anno negli istituti penitenziari di otto città italiane, con il Progetto Terzo Tempo, si stanno coinvolgendo ben 3500 ragazzi in attività sportive. Promosso dall’UISP Nazionale, finanziato e supportato da Fondazione con il Sud, Enel Cuore e il Ministero di Giustizia – Dipartimento di Giustizia Minorile, Terzo Tempo è operativo in Sardegna nell’Istituto Penale Minorile di Quartucciu.

Grazie ai finanziamenti del progetto si stanno completando i lavori di ristrutturazione della palestra  e da diversi mesi i giovani seguiti dagli operatori dell’UISP e dagli educatori dell’IPM stanno già sperimentando come attraverso lo sport sia possibile imparare fondamentali regole di vita.

“Mentre gran parte dei ragazzi sta partecipando agli allenamenti e ai tornei di calcio regolarmente – afferma il responsabile del progetto per l’UISP Sardegna Gianluca Frailis  - alcuni di loro, una volta concluso il percorso all’interno dell’istituto, hanno scelto di partecipare al corso per arbitri di calcio organizzato dalla nostra Lega Calcio. Grazie alla collaborazione con la Cooperativa Terre di Mezzo i ragazzi stanno lavorando per realizzare gli arredi della palestra e degli spogliatoi.”

Proporre uno stile di vita attivo e introdurre al mondo del lavoro, insieme alla possibilità d’incontrare modelli positivi di sport con cui confrontarsi e discutere, sono la ricetta messa in campo dall’UISP per aiutare questi ragazzi a rimettersi in gioco, in campo e nella vita.